La storia

____________

Tutto iniziò intorno agli anni '70, quando al radiogiornale della RAI (unica emittente radiofonica italiana) cominciavano a parlare di "radio pirata". Qualcuno si domandò quale fosse il significato della parola e, alcuni, tentando di interpretare il significato letterario delle parole Radio e Pirata associò la parola Radio a Pirati; forse potevano essere dei moderni Pirati (assaltatori di navi) che avessero installato a bordo una radio ricetrasmittente per trasmissioni radiofoniche. A seguito di tale interpretazione qualcuno storse il naso; in effetti non era proprio così, però c'è da dire che chi pensò a tale significato non andò molto lontano dalla realtà. In effetti la dicitura Radio Pirata fu coniata proprio perché le prime radio pirata (nel senso di abusive) ebbero la luce proprio a bordo di navi che, proprio per la loro natura, per il fatto cioè che erano in continua navigazione, erano di difficile intercettazione e quindi potevano trasmettere le onde radio sulla terra ferma da un punto mobile e non fisso.

Da subito, le radio pirata furono chiamate radio libere; libere da ogni vincolo burocratico, da ogni censura, da ogni obbligo di stato. In buona sostanza, grazie a un vulnus legislativo, si stavano creando le basi per una forma di pluralismo che col senno di poi affossò quel monopolio di stato che cominciava a stare stretto ai giovani rivoluzionari degli anni '70 anni, anni di protesta e voglia di libertà.

Qui da noi la prima emittente radiofonica che si ascoltava con le vecchie radio riceventi a valvole fu Radio Capo. Un emittente radiofonica che nacque in un punto del ns. territorio Salentino tanto strano e bizzarro quanto strategico per la diffusione delle onde radio. Una "Paiara" di una campagna sulla collina di Specchia. Accadde una cosa straordinaria: gente che si recava sul posto dove avvenivano le trasmissioni, i più fortunati in macchina, chi in motocicletta, chi in bici o addirittura in autostop per visitare quel luogo, per vedere con i propri occhi com'era strutturata una radio libera chi erano questi "divi" che, attraverso i microfoni della radio, facevano ascoltare la propria voce in tutto il Salento. Allora non esistevano ancora né telefoni cellulari né tanto meno computer, ma la voglia di essere protagonisti era tale che, conosciuto l'indirizzo postale (un fermo posta di una casella postale delle poste di Tricase),molte persone iniziarono a scrivere centinaia e centinaia di lettere affinché il dj di turno potesse far sentire il proprio nome e quello della persona a cui era indirizzata la dedica, a tutti coloro che ascoltavano. Nacquero così le prime dediche radiofoniche, una specie di copiatura del famoso programma radiofonico della radio RAI "Un'ora per voi", programma studiato per gli italiani emigranti residenti all'estero che, attraverso la radio, facevano giungere un messaggio di affetto ai propri cari tanto lontani residente in Italia. Nelle radio libere tutto ciò si traduceva invece in frasi del tipo: "Antonio dedica a Lucia, la canzone di Lucio Battisti, La canzone del sole, con tanto amore". Questo modo di fare, semplice e banale, portava gli ascolti al massimo dell'indice di gradimento e faceva sì che fosse il programma più ascoltato dell'intera programmazione radiofonica.

Oltre a Radio Capo altre emittenti cominciavano a nascere. Nel nostro paese di Presicce-Acquarica, nacque Radio Presicce. Noi a quell'epoca eravamo più che ragazzini, studenti dei primi anni delle scuole superiori, ma proprio nel punto di massimo ritrovo, nel luogo cioè dove partivano e tornavano gli studenti delle scuole superiori, la stazione ferroviaria di Presicce - Acquarica, e quella di ritorno da Casarano, cominciavamo a parlare dell'argomento tanto da pensare a qualcosa di esclusivo che potessimo creare noi. Una radio libera tutta nostra, indipendente, a cui appoggiarci per mettere in campo tutte le idee che nelle nostre menti si andavano via via sviluppando. Ognuno di noi, quasi all'insaputa dell'altro iniziò a fare degli esperimenti costruendo le prime microspie che emettevano il segnale radio proprio nella gamma della modulazione di frequenza da 88 a 108 Mhz e, con esse cominciarono i primi rudimentali esperimenti del modo di fare radio. Nacquero così in tre luoghi diversi del paese le prove sperimentali radiofoniche. I risultati dei progressi ottenuti venivano esposti sempre nello stesso luogo di ritrovo. Ognuno di noi riferiva agli altri i progressi ottenuti e le tecniche poste in essere per raggiungere tale risultato. Capimmo subito che per ottenere qualcosa di più serio, importane e concreto occorreva necessariamente unire le forze, considerato il fatto che l'obbiettivo da raggiungere era univoco. Fu così che nacque l'idea di quello che da lì a poco avrebbe visto i natali. Si diede inizio alle trasmissioni sperimentali radiofoniche nella località di Acquarica. Eravamo in pochi ma ben determinati. I pionieri di tutto ciò ebbero un nome ed un cognome: Claudio GRAPPA, Salvatore CIULLO, Luigi TURI (gli sperimentatori), ai quali si unì immediatamente Andrea LEGGITTIMO il quale ebbe l'idea del nome da dare all'emittente "GALAXY RADIO". Un nome al quanto originale, visto che prima di allora i nomi delle emittenti erano tutte precedute dall'appellativo di "RADIO" a cui seguiva il vero nome dell'emittente. L'originalità di tale nome era nel fatto che la parola "Radio" seguiva e non precedeva quella di "Galaxy". Questo per noi significava dare un segnale chiaro a tutti che il progetto che stava per partire non era una copia di altre emittenti ma doveva essere un qualcosa di unico e originale. A tale nome quasi da subito aggiungemmo la preposizione "IN" perché all'epoca esisteva un network nazionale chiamato RADIO IN. Quindi il nome definitivo che ci accompagnò per lunghi anni fu "GALAXY RADIO IN" ed ebbe come Presidente Claudio GRAPPA.

Un elemento importante che contribuì alla nostra crescita fu il fatto che, poiché nessuno di noi aveva disponibilità economiche e i nostri rispettivi genitori non vedevano certo di buon occhio questo progetto che consideravano solo una perdita di tempo ed una distrazione dallo studio, ci attrezzammo da soli con vari esperimenti e con progetti da noi ideati e realizzati, per aumentare la potenza irradiata. Creammo dei trasmettitori sempre più potenti ed antenne sempre più performanti. È proprio vero!!! la necessità aguzza l'ingegno. Andavamo avanti così come avevamo iniziato, cioè continuando a creare da soli gli strumenti per migliorare le prestazioni della radio. Le notizie viaggiano e di queste nostre sperimentazioni vennero a conoscenza altri ragazzi di altri paesi limitrofi che vollero acquistare le nostre realizzazioni. Non ci limitavamo solo all'alta frequenza; poiché in uno studio radiofonico occorreva un qualcosa per la miscelazione dei segnali in ingresso; giradischi, lettori di cassette, microfoni ecc. ,ci rimettemmo a progettare un mixer, sempre da soli, realizzato sfruttando un profilo di alluminio che si utilizzava per la realizzazione di porte e finestre, opportunamente modificato per alloggiare gli slider ed i circuiti per il mixaggio audio. La forza di volontà era tanta che ci faceva superare ogni ostacolo con estrema facilità.

Fu così che iniziarono i primi programmi regolari di "GALAXY RADIO IN" in località Acquarica del Comune di Presicce-Acquarica, LECCE.

Anche da noi, come avvenne per Radio Capo, iniziò un vero e proprio peregrinaggio e ci rendemmo subito conto dell'importanza del progetto e della serietà che occorreva per poterlo portare avanti. Ci rendemmo subito conto che tutto ciò che veniva comunicato via radio, per l'ascoltatore, era fonte di verità, ricordo un episodio apparentemente banale ma che ci fece portare i piedi per terra. I dj di Galaxy Radio In, non avevano un testo preparato prima della messa in onda; quasi mai si andava in onda registrati ma sempre in diretta e quindi si improvvisava sempre la battuta. Un giorno un presentatore ebbe a dire ai microfoni, durante la conduzione di un programma radiofonico, che non aveva ancora mangiato in quanto si era dovuto precipitare in radio per andare in onda. In men che non si dica giunsero in radio provviste alimentari di ogni tipo e da ogni dove. Una cosa incredibile, noi stentavamo quasi a credere!!!

Ma il progetto non si doveva fermava certo qui; di fatti era partito con intenzioni che a qualcuno potevano sembrare velleitarie, ma noi invece avevamo le idee e gli obbiettivi da raggiungere ben chiari. La radio non era nata certo per fare le dediche ma volevamo farla diventare un quotidiano di informazione che giornalmente potesse dare notizie locali di cronaca, di spettacolo di eventi che accadevano nel nostro amato Salento.

Su questo tema, ricordo ancora l'incoraggiamento, le parole e l'aiuto che un prete acquaricese Don Tito Oggioni Macagnino ci volle dare. Un prete che credeva e amava molto i giovani e li incoraggiava sempre nel portare avanti i propri sogni e i propri progetti. Grazie a lui conoscemmo la persona che si rese disponibile in forma del tutto gratuita ad apporre la propria firma per la creazione di una testata giornalistica. Parliamo di Don Adolfo Putignano di Monteroni di Lecce. Grazie a questo giornalista ottenemmo l'iscrizione presso il tribunale di Lecce di GALAXY RADIO IN come Quotidiano di informazione locale.

Era giunta l'ora di partire sul serio. Avevamo messo in campo squadre di tecnici e presentatori che, con strumentazione al seguito, si recavano in troupe per intervistare questa o quella personalità importante, politici, professionisti locali esperti nelle varie discipline mediche, culturali ecc..; ai concerti di grandi gruppi musicali Cugini di Campagna, Rockets, e altri ..., anche in contemporanea. Uno sforzo per noi enorme, ma non sentivamo certo la fatica!!! Iniziarono i primi radio giornali, a condurre in studio c'era un giornalista di tutto rispetto Giancarlo COLELLA, mentre nostri inviati giravano servizi di cronaca e sportivi in esterna e, con tanto di tessera di "Radio In" in mano andavano a chiedere informazioni e notizie per il ns. radiogiornale presso i vari comandi di stazioni di Carabinieri dei paesi vicini. Tutte cose che oggi possono sembrare ovvie e scontate ma che se collocate nell'epoca in cui la nostra narrazione è riferita, erano considerate futuristiche.

I nostri programmi erano amati dai nostri radioascoltatori al punto che, un programma che per sua natura non avrebbe dovuto avere molto indice di gradimento, quello di musica classica, nel modo invece con cui lo conduceva Vito CHIFFI assumeva un interesse particolare. Con i suoi racconti, con i suoi commenti che introducevano il brano che sarebbe andato in onda, riusciva a creare un interesse ed una curiosità tale che, anche chi non amava questo tipo di musica si fermava lì ad ascoltarlo. Un altro momento radiofonico importante era quello dei due dj Andrea ROSAFIO ed Enzo ZONNO ,chiamati da tutti: "Il gatto e la Volpe" in quanto conducevano il programma intitolato "Il gatto e la volpe". Esilaranti commedie radiofoniche con personaggi e interpreti che usavano espressioni semi-dialettali condite da narrazioni espresse in una forma italiana sui generis. Una tra le tante commedie radiofoniche fu "LA CAURA RACHELA". Il divertimento per gli ascoltatori era assicurato e garantito, per il semplice fatto che i divertiti in primis eravamo noi, e questa allegria riuscivamo a trasmetterla attraverso i microfoni della radio ai nostri radioascoltatori. Dal momento che spesso per questo tipo di programma si usava andare in onda in forma registrata, esiste qualche registrazione delle prove del programma con errori e strafalcioni dei vari interpreti naturalmente mai messi in onda, altrettanto divertenti.

Ma nel corso degli anni non era sempre tutto rose e fiori. Il tempo passava e noi crescevamo con l'età. E fu così che arrivo per ognuno di noi il tempo della leva militare. Periodo nero per la radio acquaricese perché venendo a mancare i padri fondatori di questa creatura le cose in radio cominciarono a vacillare. Cominciarono a susseguirsi cambi di nominativi dell'emittente, dovuti a scioglimento e ripartenze a causa della mancanza ora dell'uno e ora dell'altro padre fondatore. Così ad Acquarica dopo "GALAXY RADIO IN" si susseguirono vari nomi di emittenti radiofoniche come "STUDIO 5 RADIO" e "RADIO CANALE STEREO". Queste emittenti rispetto a quella originaria, create sempre da gente che aveva visto nascere la prima radio, non avevano l'iscrizione al tribunale di Lecce come testata giornalistica, ma una delle due " RADIO CANALE STEREO" che era parte integrante di un network di informazione, attraverso le rispettive sedi locali di emittenti radiofoniche, venivano preregistrati i servizi giornalistici di pochi minuti che poi, attraverso l'emittente capo maglia RADIO RAMA, venivano confezionati in un unico radiogiornale da diffondere in contemporanea e in collegamento con le varie emittenti locali. Il responsabile del settore giornalistico di "RADIO CANALE STEREO" il quale prestava anche la voce del corrispondente locale, era Giovanni FRACASSO. L'altra" STUDIO 5 RADIO" invece, a causa di una carenza di dj, al fine di coprire l'intero palinsesto di programmi radiofonici , entrò in collegamento con una emittente di Alliste "RADIO ALLISTE STUDIO CENTRALE". Questa collaborazione verteva su un tipo di collegamento doppio; in pratica, se il programma partiva da Acquarica veniva ripetuto dall'emittente di Alliste e viceversa. Curioso era quando invece i due dj, quello di Acquarica e quello di Alliste andavano in diretta insieme dialogando proprio come se fossero nello stesso studio.

La storia della radio ad Acquarica poi continuò con "RADIO IN Acquarica". Una sorta di "ritorno al futuro", così come il nome che si volle dare alla nuova emittente Acquaricese proprio per riallacciare e non perdere di vista ciò che di buono si era fatto in passato. In questa emittente si volle tornare all'impostazione iniziale con cui nacque la prima emittente Acquaricese. Infatti tornò nuovamente come quotidiano di informazione iscritto nei registri del Tribunale di Lecce. Ora però, siccome era passata l'era dell'arte dell'arrangiarsi, perché tecnicamente ormai esistevano emittenti già strutturate e ben attrezzate, capimmo subito che non bastava più il "fai da te", non era più il tempo, le condizioni erano cambiate; bisognava stare necessariamente al passo coi tempi. Ma nella nostra indole o nel nostro DNA non era mai esistita la parola "adeguamento", non eravamo mai stati uguali o fotocopie di altri emittenti e anche questa volta riuscimmo a stupire tutti. Investimmo economicamente molto, anzi troppo. Riuscimmo a fare un'emittente locale che aveva un raggio di copertura così esteso che la messa domenicale di Don Tito trasmessa in diretta dalla chiesa parrocchiale di Acquarica, la ascoltavano anche da Brindisi. Un impianto di trasmissioni radio in cui vi era un ponte ripetitore sulla collina di Specchia e, guarda caso, proprio accanto all'impianti di trasmissioni di Radio Capo, ricordate? "la pajara", anche se quest'ultima emittente nel frattempo non esisteva più. L'investimento fu così notevole che acquistammo 2300 mq di terreno e per portare l'energia elettrica dovettero impiantare 15 pali di luce, fu montato un traliccio (torre di trasmissione) di altezza pari a 50 mt, trasmettitori nuovi di zecca della migliore marca RVR che erogavano una potenza allora strepitosa 1.000 Watt effettivi, un'antenna composta da 8 direttive a 3 elementi della migliore marca costruttrice l'Aldena, tutte puntate a nord. Questo impianto prendeva il segnale dagli studi di Acquarica del Capo con un trasferimento della tratta fatto sulle frequenza degli Giga Hertz. Un'altro impianto di più bassa portata era stato installato a Morciano di Leuca per la copertura del Capo di Leuca e delle marine. Gli studi erano il fiore all'occhiello, impiantati in un locale di 60 mq. dove vi erano lo studio di trasmissione, lo studio di registrazione, la sala per lo speaker per la diretta, uno studio personale del Presidente ed una accogliente sala d'aspetto. Molte emittenti salentine vennero a visitare questa emittente apprezzandone gli impianti e cercando magari di prenderne spunto. Addirittura una in particolare a carattere regionale, dopo aver visitato i ns. studi ed essere rimasti esterrefatti, chiese il subaffitto nel nostro ponte ripetitore per impiantare un suo ripetitore gestito e manutenuto da nostri tecnici, mentre un'altra emittente locale ancora oggi attiva e molto ascoltata, che in quegli anni iniziava le proprie trasmissioni radiofoniche ci chiese in prestito un trasmettitore per coprire una tratta per un ponte radio. Questa emittente Radio In Acquarica, ebbe molto successo; annoverava nel suo staff vecchie e nuove leve. Una di queste era Luigi CIULLO che grazie alle sue capacità professionali ma soprattutto umane venne nominato immediatamente Art Director. Ricominciammo a produrre nuovamente divertenti commedie radiofoniche dirette sportive dal campo sportivo o dal palazzetto dello sport, in quanto eravamo in possesso di uno studio mobile per le dirette. Ricordo un incontro di palla a volo tra la squadra di Acquarica ed una Calabrese. Ricevemmo una telefonata da una radio Calabrese che ci chiese la diretta sportiva. Interviste ai cantanti famosi di allora. Franco Simone era uno di questi il quale non mancava mai di visitare i nostri studi ogni qualvolta avesse la possibilità di ritornare nel suo sempre amato paese.

Poi però arrivò la fatidica data: 6 agosto 1990. Lo stato italiano, dopo anni e anni di vuoto legislativo, decise di porre un freno a tutto ciò e fece approvare una legge che prese il nome da uno dei suoi Ministri: "Legge Mammì". Con questa legge in pratica mise in atto tanti di quei vincoli, alcuni di questi insuperabili per una piccola emittente locale, che molte emittenti radio e televisive "scelsero" di porre fine alle proprie trasmissioni passando di mano i propri impianti ad altre emittenti in possesso di mezzi economici di gran lunga superiori, chiamati network nazionali, i quali ebbero terreno fertile per la copertura capillare di tutto il territorio nazionale.

Si conclude così la storia della radio ad Acquarica del Capo. Quello che resta come impianto è ancora quel fiore all'occhiello di ripetitore radio sulla collina di Specchia ancora oggi funzionante ed in perfetta efficienza, dove si appoggiano numerosi ponti ripetitori radio e tv. Se uno volge lo sguardo verso l'alto guardando la chiesa di Acquarica dove Don Tito con le sue messe faceva sentire la sua voce via radio, troverà ancora una vecchia antenna ormai in disuso la quale trasferiva il segnale allo studio centrale per la messa in onda. Anni dopo venimmo a conoscenza che questo servizio delle dirette radiofoniche della Santa Messa domenicale veniva ascoltato dagli anziani della Casa di Riposo di Acquarica con un impianto di ascolto filodiffuso per tutta la struttura. Ma chissà quante altre realtà avranno usufruito dello stesso servizio.

Ci piace però constatare che ancora oggi, a distanza di tanti anni, che molte persone ricordino con simpatia e parlano ancora di quella piccola emittente radiofonica che irradiava il proprio segnale radio da un paesino di appena cinquemila abitanti chiamato Acquarica del Capo. Ricordano il nome, i programmi, gli studi, le persone che l'hanno creata e i dj che ne hanno fatto parte, alcuni di loro conservano gelosamente una registrazione di qualche programma che, sapemmo poi, spedivano in svizzera per farle ascoltare ai loro parenti emigranti; la cosa più bella è che queste persone raccontano ai ragazzi di adesso che all'epoca non erano nemmeno nati, la storia della radio e quando ci incontrano per strada, ancora adesso ci volgono lo sguardo e ci salutano sorridendoci, quasi a dirci: "grazie, non ci siamo mai dimenticati di voi".

Per quanto invece riguarda ognuno di noi, quando ci incontriamo per strada l'unica affermazione che ci viene spontanea dire e quella di affermare di quanto siamo stati fortunati nel vivere quell'esperienza unica e irripetibile e, l'esserci ritrovati dopo quarant'anni dimostra quanto forte era la ns. amicizia tanto che qualcuno di noi in quegl'anni trovò l'amore della sua vita proprio in radio tra dj o tra gente che semplicemente amava frequentare questo ambiente fatto da una comitiva di persone sì capaci e preparate, ma fondamentalmente allegre e spensierate che trovavano la loro forza proprio nell'unione. Gente che dopo questa esperienza si è realizzata in questa o quella professione: chi è diventato avvocato, chi medico, chi ingegnere, chi assistente universitario, chi professore, chi scrittore di poesie, di racconti fiabeschi legati al nostro territorio, chi si è arruolato in Polizia e chi nell'Arma dei Carabinieri, chi è diventato esperto in tecniche elettroniche. Qualcuno si è messo in politica avendo anche lì ottenuto grande successo assumendo la carica di Sindaco. Ma la cosa che mi inorgoglisce di più, al di la delle professioni e dei propri successi nella vita è che nessuno si è perso per strada; posso dire, col senno di poi, che eravamo proprio delle brave persone.

Per questa ragione, che noi di GALAXY RADIO IN oggi, abbiamo voluto lasciare traccia scritta e multimediale di quanto sopra descritto, per aiutare a ricordare.

Ma non tutti gli sforzi furono vani, qualcosa o meglio qualcuno di quei simpatici dj è ancora oggi in attività. Alcuni nomi: Giovanni FRACASSO e Luigi CIULLO che attualmente collaborano con RADIO VENERE e RADIO PETER PAN, hanno ultimamente creato uno studio multifunzionale di registrazione dal nome "UNDERGROUND RECORD", dove, validi ragazzi di oggi, possono accedervi per registrare un brano, suonare uno strumento musicale, imparare il mestiere di dj. E poi il fiore all'occhiello di RADIO IN: Max DEL BUONO, nato artisticamente proprio nell'emittente radiofonica Acquaricese e arrivato in varie emittenti radiofoniche da prima a carattere provinciale: Radio Selene, Radio Rama, Radio Reporter, Radio Mambassa; poi regionali: Ciccio Riccio, Radio Norba e adesso Nazionale: RDS 100% Grandi Successi!. Per ciò che riguarda me, quando uno ha un vizio, difficile che ne esca fuori molto facilmente; Anch'io sono rimasto nel campo in un certo qual modo; nel campo strettamente radiofonico ho ricreato questa emittente in streaming, registro ogni tanto spot pubblicitari per qualche emittente salentina, ogni tanto qualcuno mi contatta per risolvere qualche intervento tecnico, registro video spot per la Protezione Civile di cui ne sono anche il padre fondatore e per la quale sono il referente tecnico riguardo le radio ricetrasmittenti in dotazione oltre a curare il sistema informatico ed il sito internet. Sono diventato un "Radioamatore", non che prima non lo fossi, ma questo è un termine tecnico per individuare una categoria di persone che sperimentano le radio ricetrasmittenti ed hanno conseguito regolare Patente e Licenza Radioamatoriale a seguito di esami effettuate presso il Ministero dello Sviluppo Economico (ex Ministero delle Poste e Telecomunicazioni) con conseguente rilascio di un nominativo univoco che individua il radioamatore in tutto il mondo. Il mio nominativo è IZ7BJS. Ho una bellissima sala radio ed ho ottenuto risultati eccellenti riuscendo a fare collegamenti radio con persone di altre Nazioni, tipo: Romania, Grecia, Croazia, Slovenia, Bulgaria, Inghilterra e fino in Arabia Saudita. Gestisco un ponte ripetitore radioamatoriale auto costruito (naturalmente) che irradia le sue onde per tutta la Provincia di Lecce, Brindisi, Taranto, costa Calabra, costa della Basilicata e Sicula. A questo ponte ripetitore ho voluto dare un taglio che ricorda molto le radio broadcasting, con una regia automatica che manda in onda ogni 30 minuti jingle identificativi del ponte ripetitore per tutta la giornata, uno diverso dall'altro (creati da me, naturalmente) del ponte ripetitore per tutta la giornata, con programmi meteo, ora esatta ecc... Sono attivo nel campo dei "service", ho un'attrezzatura audio luci ed una regia televisiva mobile per dirette streaming e proiezioni su schermo gigante per spettacoli musicali, karaoke, conferenze e dibattiti. Proprio quest'ultima cosa, mi porta spesso ad incontrarmi con gente di allora, di altri paesi e di altre emittenti, che ricordano me ed il mio vissuto per aver all'epoca intrapreso rapporti di collaborazione. Con i ragazzi di Radio Venere, per esempio, ogni volta che ci incontriamo, ci salutiamo affettuosamente e, abbracciandoci, con un sorriso ripercorriamo insieme nelle nostre menti, in meno di un secondo in una specie di flash back, tutto il passato.

Su facebook esiste un Gruppo chiamato RADIO IN Acquarica dove ognuno può scrivere un ricordo un episodio un qualcosa che riporti ad un periodo in cui fu attiva questa emittente. Questo gruppo viene tenuto costantemente in vita pubblicando video e cose divertenti anche al di fuori dell'argomento. Inoltre sempre su facebook esiste una Pagina chiamata TELE RADIO IN , in pratica il logico approdo naturale ove, se ancora esistente questa emittente sarebbe dovuta sfociare. In questa pagina molto seguita, andiamo in diretta streaming con programmi radio, si pubblicano spesso servizi che riguardano il ns. territorio anche con dirette televisive autoprodotte. Su youtube invece si può trovare un pò di registrazioni audio dell'epoca che si sono salvate in tutti questi anni.

Questo naturalmente non è tutto non può esserlo, non si possono racchiudere tanti anni di radio in poche righe ma è tutto ciò che mi piace ricordare, i passaggi più importanti, la storia di quanto accaduto. Il resto rimane in ognuno di noi, i nostri discorsi, le nostra avventure anche i nostri litigi che, strano a dirsi rafforzavano le nostre amicizie, tutto ciò rimarrà per sempre chiuso in un cassetto nel cuore e nell'anima di ognuno di noi.

Claudio GRAPPA

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia